A MARZO AUGURI a...

SOFIA E SAMUELE

domenica 11 dicembre 2011

Capoeira engatinhando...

Engatinhando vuol dire a "A gattoni", come sta facendo il nostro gruppetto di Borgo Panigale: abbiamo appena cominciato e, forse, ci sarà presto una sorpresa molto grossa per tutti voi, piccoli capoeristi. Un abbraccio, Simone

venerdì 9 dicembre 2011

Viaje Andaluso. Viaggio andaluso secondo Serena

Un bell'articolo redatto da una cara amica a cavallo tra arte gitana, profumi andalusi e nomadismo.

  Los Gitanos de Andalucia

Flamenco e nuvole
 
L'Andalusia è soprattutto Cielo infinito, mutevole, grandissimo.
I colori sono forti, netti, instancabili Si può ritrovare il significato autentico delle parole rosso, giallo e azzurro.
Tutto è netto e deciso, così come lo è la popolazione Gitana che si incontra ad ogni angolo di Siviglia, Cordoba e Granada. Queste sono le città che ho avuto la fortuna di visitare.
Siviglia per me è stata la più sorprendente. Coi i suoi monumenti incantevoli e le vie palpitanti di vita. Ho respirato la forte consapevolezza della cultura Andalusa e la fierezza tipica di ispanici fieri di aver dato luce e spolvero ad un'arte sconvolgente che si vive con lo stomaco, che suscita sensazioni forti e trasmette la gioia, l'amore, la morte, la sofferenza dell'animo andaluso...in una parola, il Flamenco.
Il 'duende' è la forza che passa dall'artista al pubblico e dal pubblico all'artista. 
Si può essere un tutt'uno con el tocar di chitarra flamenca dei musicisti, si può far pulsare il proprio cuore al ritmo dei battiti delle mani, si può ascoltare la storia di un amore perduto smarrendosi nei passi di danza delle flamenquite.
Il popolo Gitano ha dato un enorme contributo alle evoluzioni di questa danza, musica e canto (il Flamenco con un'unica parola intende tutte e tre le fasi). Flamenco era (ed è ancora) un'arte liberatoria, in cui ogni sensazione o problema della propria vita viene esplicitato con forza, è un lungo lamento, talvolta straziante , talvolta dolce nelle vesti di una serenata per l'amata, talvolta come un lancinante grido di guerra. 
Ecco, in Andalusia questo cercavo e questo ho trovato. 
Seguendo i consigli di una guida ho portato la mia truppa in un locale assai conosciuto, nel centro della città, la Carbonerìa: una ex carbonerìa, appunto, trasformata in un locale notturno.
 Arrivando verso le 22 (orario in cui gli spagnoli cenano) si assiste ad un spettacolo posticcio di finto Flamenco (specchietti per le allodole o luccichini per turisti, tanto per intenderci). Tuttavia, se non si perdono le speranze e si resta lì ancora un pò...ancora un pò...ecco che avviene il miracolo: 
via le orde di italiani, tedeschi e giapponesi, ecco una nuova atmosfera...la creano i Sivigliani! 
Il locale diventa luogo di improvvisazioni di Flamenco.
Succede così che proprio la prima notte a Siviglia ho avuto l'onore di conoscere Carlos Heredia, un Gitano Andaluso maestro di chitarra flamenca che ti osserva e sorride mentre suona. La musica che sortisce è indescrivibile a parole.
A lui ho chiesto della situazione dei Gitani in Spagna o quantomeno in quella regione, mi risposto che di discriminazione non ce n'è molta e mi ha guardato stupito quando gli ho detto che in Italia i ''Gitani'' vengono cacciati dalle proprie ''case''.
I pareri raccolti sono però discordanti riguardo al mio sentore sui gitani: vicino alla Cattedrale di Siviglia una donnona Gitana, dopo avermi predetto la buena suerte (e spillato 7 euro perché sono molto superstiziosa....attenti!), mi ha sostenuto che per loro non c'è lavoro, così molti fanno l'elemosina, anche se (improvvisando un passo di baile flamenco) potrebbero essere ballerine cento volte migliori di quelle che si vedono in alcuni locali!
In un bar vicino a Plaza AlfaAlfa addirittura una signora (un pò ubriaca) mi ha negato l'esistenza dei Gitani in Spagna.

Chi ha incastrato los gitanos?
Non mi sono data per vinta e per approfondire l'argomento, a Granada dirigo il mio passo verso il Centro Socioculturàl Gitano Andaluso (al suo ventesimo anniversario d'apertura). L'intento era di chiedere a chiunque volesse, nuove informazioni.Insistendo, cercando, sono stata ricevuta dalla presidentessa del Centro (che onore! peccato che in realtà ci fossi solo io a chiedere illuminazioni).Una bella donna dalla carnagione scura e i capelli color pannocchia e tanti anelli bene in mostra alle mie richieste si è illuminata quando le ho detto cosa cercavo e mi ha travolta con un fiume di parole andaluse. Mi haspiegato che la situazione, paragonata a quella dell'Italia, non è troppo diversa: la discriminazione esiste un bambino gipsy fatica ad andare a scuola e a trovare lavoro, però c'è un grande ripetto verso l'arte Gitana.
Mi ha lasciato un paio di opuscoli preziosi che il centro disctribuisce nelle scuole elementari e medie della città: si tratta di un fumetto (oltretutto disegnato benissimo) che racconta tutta la Storia del Popolo Gitano.
Qui in breve, i punti fondamentali:
Si parte dalle migrazioni dell' VIII e IX secolo dal Punjab (India del Nord) quindi all'arrivo in Europa. Qui convivevano più o meno pacificamente diverse culture e religioni e il popolo Gitano venne bene accolto.Ma perchè cambiarono le cose? 
Nel fumetto una grande Croce disegnata è del tutto esplicativa: dal 1492 i re cattolici per unificare i territori conquistati cercarono una stessa religione e una stessa lingua: il cristianesimo e il castigliano. 
Così, come agli ebrei e ai mussulmani, anche al popolo gitano venne proibito di parlare la propria lingua (il Calò, Kalé), di praticare riti e indossare gli abiti della propria cultura, venne impedita la pratica del nomadismo, cercando insomma di negare quella specifica identità. 
L'impegno del gitano di conservare la propria Romanipé (identità) veniva punito con torture, soprusi, galera ed espulsione dal paese. 
Fu così fino al 1783: durante il regno di Carlos III si dettarono per la prima volta leggi contro la discriminazione delle persone, ma ugualmente ai gitani veniva proibito di parlare la propria lingua ed indossare i propri costumi.
Con l’avvento della dittatura Franchista, nel XX secolo, si ripresentò una situazione fortemente negativa per i gitani: fu loro proibito parlare il Calò (sarebbe poi il Romanes) che venne etichettato come la lingua dei delinquenti, si vietarono nuovamente il nomadismo e la vita errante (considerati reati) e si raccomandò alla vigilanza un controllo particolare sulla comunità gitana, venne applicata la legge di “Peligrosidad Social”.
Più recenti e vergognosi e dolorosi gli anni del nazismo, in cui furono sterminati nei campi di concentramento (assieme a Ebrei, omosessuali e 'impuri') oltre 500 mila Gitani.

Gitanos hoje
 
Con la venuta della democrazia spagnola poi tutto questo è cambiato. L'Articolo 14 della costituzione spagnola dice:
"Los españoles son iguales ante la ley, sin que pueda prevalecer discriminación alguna por razón de nacimiento, raza, sexo, religión, opinión o cualquier otra condición o circunstancia personal o social'', 
Siamo tutti uguali davanti alla legge, senza discriminazione di razza, sesso, religione, o qualsiasi altra ragione.
Nello Statuto di Autonomia dell'Andalusia l'articolo 9 garantisce il rispetto verso le Minoranze Etniche, tenendo come obiettivi di base la piena integrazione di queste ultime e in particolare di quella gitana.
Dopo tutte queste persecuzioni ci si chiede che cosa sia rimasto della propria cultura, ad un popolo tanto travagliato dove i valori sono trasmessi di padre in figlio, di madre in figlia.
La famiglia, infatti, è il punto centrale nella vita del gitano, una colonna portante, un costante punto di riferimento. La donna è fondamentale per la trasmissione ai figli dei valori e dei costumi. Gli anziani sono altamente rispettati, in quanto detentori di 'Storia'. Da loro si accetta ogni consiglio per superare le difficoltà della vita.
Si venera la Libertà, si vive nel presente e non si da tanta importanza agli aspetti materiali della vita.
Sono fondamentali la solidarietà, l'ospitalità e l'aiuto verso chi lo necessita, all'interno del nucleo familiare o nella comunità.
Purtroppo la Lingua è quella che si è persa di più, a causa delle persecuzioni prima descritte: i gitani spagnoli oramai non parlano più il Romanes, sono rimaste in uso corrente soltanto alcune parole, che gli spagnoli gagè (non gitani) conoscono ed usano con frequenza.
La Musica, il Cante e il Baile Flamenco sono i punti focale, consolidato e amato di questa tradizione.
A tal proposito, se vi capiterà di andare a Granada, il Flamenco è possibile gustarlo nel quartiere gitano di Sacromonte anche se di Gitani ne ho visti ben pochi (la maggior parte vivevano nelle cuevas- case di pietra scavate nella roccia- ma un recente terremoto ha franato la maggior parte di esse e le famiglie Gitane residenti sono state spostate nel centro della città). Unito al fascino meraviglioso delle case bianche, i fiori enormi, e le fontanelle piastrellate, aspettatevi anche il cattivo gusto di orde di turisti che parlottano a voce alta e fotografano (senza prima guardare) ogni angolo che gli capita sotto tiro!
In ogni caso, le Cuevas Los Tarantos sembrano le migliori, anche se abbastanza turistiche, ma sapere che ci ha ballato Carmen Amaya a me basta come scusa per tornare a Granada!
Quando vi verranno i brividi escuchando un cante de Flamenco, ricordate che è grazie al Popolo Gitano, il Popolo Rom, che potete goderne.
Lo stesso popolo che vi legge la mano per le vie di Cordoba, lo stesso popolo che in Italia chiede l'elemosina all'uscita dei supermercati, lo stesso popolo che non riceve rispetto, eppure ha ancora tanta bellezza da dare.

Lasciandoci il cuore...
Concludendo questo articoletto sul mio Viaje Andaluso, mi piace ricordare ancora una volta la felicità della presidentessa del centro culturale nel sentirmi, col mio accento strambo, chiedere tutte le informazioni possibili sulla situazione del suo popolo. Dopo una lunga chiacchierata, mi ha salutata dicendo ''!hasta luego, preciosa!''. Sì, perchè ogni scambio culturale è una Meraviglia, ogni parola molto preziosa.

'sta luego!!

domenica 20 novembre 2011

Siete 28, miei piccoli capoeristi!


Siete 28, piccoli capoeristi! Io sono felice di giocare, cantare e stare con voi. La vostra energia e la vostra voglia di divertirvi mi regalano entusiasmo. Continuiamo così: ci sono molte sorprese pronte per voi che io e Giulia vi stiamo preparando e presto Walter ci verrà a trovare. Siete Pronti a gingare? Viva capoeira!

giovedì 3 novembre 2011

Capoeira per bambini a Borgo Panigale

E' un piacere presentare il corso di capoeira che partirà da Venerdì 11 Novembre a Borgo Panigale nella mia seconda casa: la scuola primaria Mazzini. E' aperto a tutti i bambini della scuola grazie alla supervisione di Walter Da Costa. Vi aspetto per giocare, muovervi e suonare con me. Maestro Simone

lunedì 31 ottobre 2011

Buon Halloween a tutti i bambini


Anche quest'anno si festeggia Halloween, fiumi di bambini si riverseranno per le orribili strade e paurosamente echeggerà un terribile suono "Uuuuuuuuuuuuu
HHH DOLCETTO o SCHERZETTO?". Noi della quarta vi auguriamo tanti brividi, tanti scherzi, troppe caramelle e un bel po' di divertimento!

 Un saluto ragnoso a tutti! (Simone e Andreea)

mercoledì 21 settembre 2011

La mia famiglia di scapestrati

http://fammalaussene.blogspot.com/2011/09/il-benvenuto-per-i-bambini-di-borgo.html

mercoledì 7 settembre 2011

Il mio amico ... Roald Dahl (ovvero i film della 4^B)

 Finalmente posso pubblicare le anteprime delle proiezioni di quest'anno da Ottobre sino a Dicembre...una volta al mese. Ho pensato sia divertente collegare questa attività concertata tra italiano ed educazione all'immagine con le letture dei libri di Roald Dahl. Sento come una vocina che mi urla: "Vogliamo i titoli dei film! Vogliamo i titoli dei film!..". Avete ragione, eccoli qua: MATILDA SEI MITICA, JAMES E LA PESCA GIGANTE e IL MIO AMICO GIGANTE saranno le pellicole che faranno coro con le letture del mitico autore per bambini.
Perchè questa scelta? Penso che le favole di Dahl siano ben scritte, spregiudicate e grottescamente divertenti.

Quindi iniziatevi a leccarvi le dita che la magica medicina sta arrivando!

martedì 2 agosto 2011

Pubblicità estiva ad una nostra amica

martedì 2 agosto · 21.00 - 22.30



Luogo Loiano, (BO), Località Anconella, all'aperto!

Ambaradan Teatro

Maggiori informazioni Spettacolo comico per bambini 3-11 anni sul tema della multicultura

giovedì 21 luglio 2011

Anche se manca molto tempo a Settembre...

Manca molto tempo a Settembre. Ciononostante in mezzo ai miei studi estivi non posso fare a meno di pensare ai bambini delle 4B.
Cari miei ci saranno un po' di novità ed attività in cui vi chiederò più impegno: la lettura prenderà una svolta in cui ascolterete una narrazione due volte a settimana, le proiezioni saranno con una cadenza mensile e i laboratori saranno strutturati con una certa logica. Presto, quindi, sarà pubblicato un cartellone con le nuov imprese che attraverseranno tutta la quarta e che vi introdurranno ai linguaggi dell'arte e della lingua.
Vi costerà più impegno ma vi porterà anche tanto divertimento. Vostro Simone.

martedì 21 giugno 2011

Ormai in 4^B. Ai miei compagni di viaggio

Durante l'anno scolastico ho poche occasioni di fermarmi a scrivere Ora i tempi si dilatano, si squagliano nell'afa estiva e, di fianco ad un ventilatore o sotto a un ombrellone giallo, ho modo di ritornare ai mesi passati.
Ho avuto la fortuna di passare dieci mesi con 24 bambini fantastici, ognuno speciale a modo suo ed ognuno ricco di storie che hanno riempito le mie giornate e, perchè no, i miei sogni. Una piacevole invasione barbarica dei fenomeni della 3^B, ormai 4^B (perchè sono stati tutti promossi).
Penso a vostri volti, alle vostre urla e ai vostri silenzi, li ricorderò questa estate per portarvi nuove suggestioni (alcune le sto già pensando) per una quarta piena di momenti nostri, solo nostri.
Un merito speciale per questa magia va a Fiorella, la persona meravigliosa che lavora con me e che come poche mi porta energia e serenità. Quel che ho fatto, se ha un po' di valore, si è realizzato soprattutto grazie a lei che con la sua presenza discreta e sicura ha ammorbidito i miei spigoli, chiaccherato sul da farsi e regalato consigli.
A presto, vi voglio bene. Maestro Simone

martedì 31 maggio 2011

A disposizione della scuola primaria.

Ho frequentato il corso on-line sulla DSA (distrubi specifici dell'apprendimento: dislessia, in particolar modo). Ottenendo l'attestato ho pensato di raccogliere un po' di esperienze e metterle a disposizione della scuola primaria Mazzini. L'obiettivo è quello di agevolare le mie colleghe maestre nel prestare attenzione a quei campanelli d'allarme dei suddetti disturbi . Non spaventi: prevenire è meglio che curare ed attraverso queste esperienze, magari, possiamo chiederci se un alunno ha bisogno di approfondimenti e strategie diversi per un migliore apprendimento.

venerdì 25 marzo 2011

English week e feste!

Buongiorno e buona primavera a tutti. Lascio l'indirizzo per le mamme e i papà che erano interessate agli english week qua a Bologna per semplice comodità.
http://www.cail.it/
Li linko per un interesse richiestomi ieri in consiglio di classe, non ho interesse altro (li ritengo anzi un po' troppo dispendiosi al fronte di un biglietto per Londra low-cost magari con tutta la famiglia riunita).

Annuncio anche che il 20 di Maggio sarò piacevolmente presente alla festa della scuola al fianco di famiglie e bambini, inviterò i miei amici perchè fiero della classe che ha camminato con quest'anno. Con me ci sarà anche il mio maestro di Capoeira (Walter Da Costa, Cobra) per un bell'allenamento e spettacolo offerto da Sao Salomao e l'associazione genitori. Un abbraccio, vostro Simone

mercoledì 2 marzo 2011

Laboratorio di COMUNICAZIONE

 Eccomi.
Lascio una traccia anche sul blog, in parallelo a Facebook.
Qua posso scrivere anche di più, anche se risulta un po' meno interattivo a causa delle complicazioni per postare un commento.
Comunque, questa è una canzone in cui si notano alcune cose: vi suggerisco che i due giocatori non si mettono d'accordo e, cionostante, producono uno scambio fluido ed intensamente comunicativo. Forniro altri video più chiari, la scelta ricade su questo perchè è musicalmente più qualitativo (anche se un po' diverso, magari, di quello che ascoltate normalmente).
Iniziate intanto a farvi un'idea...
Simone

sabato 26 febbraio 2011

Prossimo laboratorio per i ragazzi e le ragazze del Liceo delle Scienze Sociali

Intanto grazie a tutti e a tutte (c'è da riconoscere una maggioranza femminile) per i momenti di questi due giorni, mi sono divertito molto. Ecco qualche informazione (ne seguiranno altre).
Immagineremo, tra le altre cose , di creare:

- una giornata di animazione divisa in mattina e pomeriggio. Nella prima parte, oltre ad accogliere i bambini, dovremo approntare due giochi e nella seconda parte (pomeriggio) un laboratorio artistico di creazione di spaventapasseri.
- I bambini sono 50, con un'età dai 5 agli 11 anni e parlano un'altra lingua...le vostre parole in italiano non verranno comprese.

Analizzeremo le variabili e l'impatto presunto ed effettivo di queste attività, sempre tenendo conto di COME vogliamo comunicare.

La cosa più importante da ricordare è che NON POSSIAMO RITENERE la nostra lingua un VEICOLO COMUNICATIVO.

giovedì 24 febbraio 2011

Laboratorio di Comunicazione non verbale


Questo sabato inizierò un breve ciclo di lezioni-laboratorio sulla comunicazione non verbale presso il Liceo Sociale di Novara, dove un tempo ho frequentato l'istituto magistrale. In poche parole sarò a condurre degli interventi nella mia stessa scuola superiore, dall'altro lato della cattedra. Questa occasione mi onora e spero che i ragazzi che con me la attraverseranno si divertano e la trovino interessante.

Nell'entusiasmo di pubblicare questa notizia, ho il piacere di dedicarla a Walter che tutte le settimane mi insegna un'arte antica e alle mie compagne delle superiori che in questi giorni mi tornano alla mente.
Simone

venerdì 4 febbraio 2011

Una piccola variazione: i compiti nella apposita finestrella!

Sposterò i compiti settimanali per la 3^B nella finestrella appositamente dedicata. Dedidero dare una respiro più ampio a questo blog e non circoscriverlo ad una semplice lista di compiti da svolgere, tuttavia il servizio dei compiti on-line sembra un buono spunto e, pertanto, continuerà.

I post, gli articoli e spunti continueranno ad avere il centro del blog.